Jethro Tull, pubblicano il video di ‘Wolf Unchained’
Il 27/10/2023, di Fabio Magliano.
I Jethro Tull hanno pubblicato il loro 23° album in studio, “RökFlöte”, lo scorso aprile, e la band è attualmente in tour in Nord America. Per questa serie di concerti, la band introdurrà nella scaletta il brano “Wolf Unchained”, un brano basato su Fenrir, un lupo della mitologia norrena. Per festeggiare, è stato commissionato un nuovo video. Il video di “Wolf Unchained” è visibile qui sotto.
I Jethro Tull hanno recentemente lanciato sui servizi digitali di tutto il mondo i mix stereo alternativi dell’album realizzati da Bruce Soord (The Pineapple Thief).
“RökFlöte” è disponibile in diversi formati, tra cui due formati deluxe limitati che includono materiale demo bonus, ampie note di copertina e un Blu-ray con Dolby Atmos, audio surround 5.1, mix stereo alternativi di Soord, oltre a una traccia bonus e un’intervista approfondita con Ian Anderson. L’album è disponibile anche in digitale nei formati audio spaziale Dolby Atmos e Sony 360 RA.
Dopo “The Zealot Gene” del 2022, il primo LP del gruppo dopo due decenni, Ian Anderson e i suoi compagni sono tornati con un disco di 12 tracce basato sui personaggi e sui ruoli di alcune delle principali divinità dell’antico paganesimo norreno, esplorando allo stesso tempo il “RökFlöte” – flauto rock – che i Jethro Tull hanno reso iconico.
Ian spiega più dettagliatamente il titolo e il tema dell’album: “Il titolo di questo lavoro ha subito un paio di cambiamenti lungo il percorso. Ho iniziato con l’idea di un album prevalentemente strumentale per flauto rock – come nella musica rock. Quando si è presentato il soggetto dell’album, sono stato attratto dal termine Ragnarök della mitologia norrena – la loro versione dei tempi finali apocalittici o dell’Armageddon biblico. Lo scenario della “resa dei conti finale” è onnipresente e insito, ad esempio, nell’Induismo, nel Cristianesimo e nell’Islam. Ragnarök si traduce come “destino degli dei”, la parte rök significa destino, rotta, direzione. Con l’umlaut saldamente al suo posto, per gentile concessione delle origini germaniche del vecchio norreno, Flute è diventato Flöte, in linea con l’ortografia. Mi seguite fin qui? Non posso perdere la gloriosa opportunità di una buona e legittima umlaut”.