Kataklysm, in tour con Fleshgod Apocalypse e Stillbirth
Il 08/09/2023, di Melissa Ghezzo.
Dopo aver conquistato i palchi dei festival internazionali quest’estate con il loro eccezionale e accattivante spettacolo dal vivo, i Kataklysm, gruppo death metal canadese, annuncianoil loro ritorno in Europa l’anno prossimo con un tour più esteso, portando il loro ultimo lavoro ‘Goliath’. Oggi la band ha annunciato le date del tour ‘Europe vs Goliath’, che vedrà il quartetto impegnato nella primavera del 2024.
La formazione sarà completata dai virtuosi italiani del symphonic death metal Fleshgod Apocalypse e dal gruppo tedesco di slam death metal Stillbirth.
Maurizio Iacono dei Kataklysm dichiara: “Siamo oltremodo entusiasti di annunciare il nostro ritorno sui palchi europei all’inizio del 2024 a supporto dell’album ‘Goliath’!
Il tour sarà supportato dai nostri partner italiani Fleshgod Apocalypse e dai folli slam death metallers tedeschi Stillbirth. È previsto un nuovo show, venite a combattere la macchina, abbiamo bisogno di voi!”.
Tour:
15.02. SI Ljubljna – Kino Siska
16.02. AT Vienna – Arena
17.02. DE Geiselwind – MusicHall
18.02. CZ Zlin – Masters of Rock Cafe
19.02. HU Budapest – Barba Negra
21.02. DE Frankfurt – Batschkapp
22.02. DE Bochum – Zeche
23.02. DE Hamburg – Kronensaal
24.02. NL Harleem – Patronaat
25.02. BE Antwerp – Zappa
27.02. DE Berlin – Orwo Haus
28.02. DE Stuttgart – Im Wizemann
29.02. DE Hannover – Musikzentrum
01.03. DE Leipzig – Hellraiser
02.03. CH Pratteln – Z 7
L’ultimo album dei Kataklysm, ‘Goliath’, è stato pubblicato da Nuclear Blast Records. Per il missaggio e il mastering, la band è tornata da Chris Clancy con l’assistenza di Colin Richardson. L’artwork della copertina richiedeva un’immagine che catturasse l’iconico tema della battaglia tra Davide e Golia, che riecheggia in tutto l’album, e che fosse al tempo stesso all’altezza della potenza della musica. La band si è rivolta al famoso illustratore metal berlinese Eliran Kantor che ha ripreso il look dei Kataklysm e gli ha conferito un filtro macabro che si sposa con il cupo senso di inquietudine percepito durante la scrittura e la registrazione dell’album.