Overkill, Bobby Blitz: “I primi dischi ci hanno permesso di dire cosa volevamo quando serviva dirlo”
Il 26/04/2023, di Fabio Magliano.
La pubblicazione di ‘Scorched’ e le successive date di supporto ci hanno restituito degli Overkill in forma smagliante. Ma la pubblicazione di un nuovo disco è anche occasione per volgere uno sguardo al passato e tracciare doverosi paralleli tra ciò che è e ciò che è stato. Ecco quindi che, interpellato dal nostro Dario Cattaneo, Bobby “Blitz” Ellsworth non ha perso l’occasione di sottolineare l’importanza che ancora oggi rivestono i primi due album della band, ‘Feel The Fire’ del 1985 e ‘Taking Over’ del 1987 nella storia della band statunitense.
“Cazzo se sono importanti quei due album! – ha affermato il cantante – Quello che li differenza da tutti gli altri ma soprattutto da quelli del 2000 in poi è l’esperienza. E’ quello che prima non avevamo, ma che sopperivamo con la fame, l’energia, la voglia di spaccare tutto. Poi queste cose si trasformano, la scena si trasforma, ma l’esperienza ci permette di fare un album interessante, e di dare ai fan quello che vogliono senza essere artefatti, senza idee o scopiazzandoci. E quindi sono album fondamentali! Io ora ascolto ‘Scorched’ e ti dico che è un album migliore. Più completo. Ha pezzi dove scatenarsi, ci sono elementi interessanti, i testi sono meno banali e l’energia secondo me è la stessa, perché sappiamo come liberarla anche dopo quarant’anni. Ma quelli ci hanno permesso di dire quello che volevamo quando serviva dirlo, e quindi sono importantissimi. Hanno la magia. Quattro ragazzi che non si sapeva dove sarebbero andati… e che hanno fatto quello che hanno fatto. Ora la nostra storia la sappiamo, facciamo il meglio possibile, ma ai tempi… la magia era andare avanti e non sapere dove si sarebbe arrivati. Cazzo che cosa incredibile che è stata.”
A breve online su queste pagine l’intervista completa. Restate sintonizzati!