Oakhands, in streaming il nuovo video/singolo della band “Solace In Cycles”

Il 19/04/2023, di .

Oakhands, in streaming il nuovo video/singolo della band “Solace In Cycles”

Il titolo del nuovo EP degli Oakhands, “A Circle with Many Centres”, è un riferimento a un racconto di Haruki Murakami. È anche la presa di coscienza da parte degli Oakhands che la vita e i sentimenti non possono essere differenziati e sezionati in modo logico, come si supponeva e si praticava nell’album precedente “The Shadow Of Your Guard Receding”, ma che i sentimenti vanno semplicemente vissuti, e che tutti i conflitti personali sono più fortemente e universalmente connessi di quanto si vorrebbe.

Alla base di tutti i problemi di vita interconnessi c’è la depressione, che permea e soffoca tutte le emozioni. Un tema socialmente e individualmente inevitabile, che ha una forte presa sullo Zeitgeist.

La depressione, il grande avversario della vita emotiva, o addirittura la grande assenza di tutte le emozioni, non può essere semplicemente differenziata analiticamente, ma è “semplicemente lì”. Il prossimo EP degli Oakhands si oppone al caleidoscopio di sentimenti dell’album di debutto e a tutti i tentativi analitici di spiegazione.

‘A Circle with Many Centres’ può quindi essere considerato come la continuazione, la risposta o la confutazione dell’album di debutto. Quest’ultimo trattava i propri sentimenti in modo analitico e lirico con una precisione quasi maniacale ed era artisticamente (non scientificamente) ispirato alla Ruota delle Emozioni di Plutchick. ‘A Circle with Many Centres’ può anche essere letto come un disco di tarda maturità. Un disco post-adolescenziale sul “vero” raggiungimento dell’età intorno ai 30 anni, sulle tarde fasi individuali di Sturm & Drang. Sulla presa di coscienza di dove si trova la radice di tutti i conflitti personali: la depressione.

Temi contemporanei, quasi di moda nel mondo culturale occidentale, che gli Oakhands, a differenza di molti loro colleghi chitarristi (anch’essi whitemiddleclasscisheteromale), trattano qui in modo differenziato e approfondito, affrontati con una schiettezza insolita
con un’insolita schiettezza all’interno della cornice dei loro standard precedenti. Seguendo coerentemente il loro dettame “Sturm & Drang”, i testi sono più diretti e privi di deviazioni argomentativo-filosofiche, più diretti, ma non per questo meno lirici, rispetto all’ultimo disco.

Musicalmente e come di consueto, gli Oakhands si esprimono in modo sfaccettato, ma soprattutto vicino alle loro idee liriche e concettuali. Il loro marchio di fabbrica “Sturm & Drang”, un amalgama tanto sorprendente quanto incandescente di post-hardcore, indie e (Scr)E(a)mo, viene esplorato in modi più contrastanti e distinti.
Con un math-pop differenziato e i tratti stilisticamente ed emotivamente più bruti e nichilisti del post-punk (s/o ai Cure e alla Gilla Band) e del doom. Gli impetuosi blast beat in brillanti accordi maggiori e le sognanti power ballad scandiscono in modo sfaccettato le continuità e i contrasti dell’album.

Chi approfondisce i temi scopre non solo gli effetti multiformi della depressione, espressi nel tema universalmente onnipresente dell’amore (delle relazioni) con le loro rispettive finezze, ma anche le loro idee messe in discussione e la ricerca sempre più contemporanea e senza fine di un nuovo inizio dei sentimenti d’amore. Gli opposti bipolari della depressione e della mania, dell’edonismo e del nichilismo, affermano così che anche la depressione gioca i suoi cicli e la ricerca delle radici della malattia che affonda le sue radici nell’infanzia.

Tuttavia, non sono collegati solo i loro sentimenti, ma anche i sempre più variegati intrecci sociali e culturali della band: che si tratti di formazioni live diverse con membri (collettivi?) come l’artista di elettronica di sinistra di Monaco Giovanni Raabe, il professionista dell’aerospazio e dello scintillio di Berlino Philipp Breese, o con Jany Irro dell’affiatato collettivo Corechaos, nell’ambito del quale gli Oakhands promuovono anche l’infrastruttura subculturale e i suoni correlati della loro città. Tutti i rapporti della Monaco (post-)hardcore e ipergentrificata con la sua società urbana richiedono conversazioni chiarificatrici e gli Oakhands affrontano anche queste domande, accanto, davanti e dietro al palco. Perché anche la depressione e il capitalismo, in uno spazio vitale quasi morto-gentrificato, alla fine sono sempre collegati.

Commenta la band: “Solace in Cycles, il primo singolo del nostro imminente EP > A Circle With Many Centers < è una canzone Screamo-Pop travolgente e contagiosa, piena di brillanti blast beat in accordi maggiori e incentrata sulla consapevolezza che la depressione, l’emozione principale al centro concettuale dell’EP, si svolge in cicli. Rimanendo fedele alla loro tradizione di video musicali ambiziosi e concettuali, il film sottolinea la conclusione della canzone ritraendo la band che si esibisce in un movimento circolare senza fine”.

Tourdates:
07.04. Výměník1, Budweis CZ / @vymenik1
08.04. Venster 99, Vienna AT / @fistcrewbookings
09.04. Café Na půl cesty, Prague CZ / @cafenapulcesty
11.04. Pink Whale, Bratislava SK / @pink_whale_cultc
13.04. CIQ, Milan IT / @deafening_diy_shows @ciq_milano
14.04. Slope73, Bolzano IT / @voxhole.collective
15.04. Fatal, Landau Pfalz DE / @ruhegestoert.diy @fatal.landau
16.04. Glashaus, Bayreuth DE / @glas_haus
13.05. Secret, Linz AT w/ Watch Me Rise / @von.bis.diy
17.05. need help!
18.05 Stumpf, Hannover DE w/ Watch Me Rise / @stmpfpunx @brausekopp_shows
19.05. Astra Stube, Hamburg DE w/ Watch Me Rise / @astrastubehh
20.05. Reset Club, Berlin DE w/ Watch Me Rise / @resetclubberlin
21.05. need help! w/ Watch Me Rise
10.06. Ponyhof, Frankfurt am Main w/ Watch Me Rise @ponyhof.club

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