Therion, Christofer Johnsson parla del nuovo singolo ‘Marijin Min Nar’.
Il 02/10/2022, di Fabio Magliano.
Con oltre 100 milioni di stream e un album di enorme successo pubblicato solo un anno fa, i titani del symphonic metal Therion non sono stati con le mani in mano e continuano la loro epica trilogia ‘Leviathan’ con il nuovo singolo ‘Marijin Min Nar’.
Christofer commenta:
“Quando abbiamo scritto le canzoni per la trilogia di Leviathan, siamo stati fondamentalmente io e Thomas Vikström a scrivere tutto. Nalle ha proposto una canzone e anche Christian Vidal ne ha proposta una. Ma ciò che mancava loro in termini di quantità, lo hanno compensato con la qualità, dato che entrambi hanno prodotto una canzone che ci è sembrata una buona scelta per un singolo.
I singoli sono di solito le canzoni più commerciali di un album, poiché lo scopo di un singolo non è solo quello di stuzzicare i fan, ma anche quello di lanciare un gancio al grande pubblico e vedere se si riesce a catturare qualche nuovo ascoltatore. “Marijin Min Nar” è diversa da questo punto di vista, poiché non è una delle canzoni più commerciali. Si tratta invece di una canzone “normale” che sia noi che i membri della Nuclear Blast e le persone che conosciamo che hanno ascoltato l’album hanno trovato una delle canzoni più simpatiche dell’album. Così abbiamo pensato di provarla come singolo”.
Con una determinazione sfrontata che raramente si trova in una band metal, i Therion hanno sempre ed esclusivamente fatto ciò che ritenevano giusto. Non si sono mai attenuti a una formula di successo per il gusto di farlo, non hanno mai pubblicato lo stesso album due volte e non hanno mai ceduto ad amici volubili come le aspettative, gli aspetti commerciali o le tendenze. Il che rende ancora più stupefacente il fatto che ora, a 35 anni di distanza dalla loro storica carriera, stiano facendo qualcosa che tutti i fan avevano sperato ma che non avevano mai ritenuto possibile. Leviathan è una trilogia che si concentra su tutti gli elementi distintivi per cui i Therion sono amati da innumerevoli fan del metal in tutto il mondo. Dopo che la prima parte ha infiammato i cuori nel 2021, evocando la pelle d’oca e ricordando i giorni di gloria degli anni Novanta, i grand-seigneurs del symphonic metal continuano il loro percorso sorprendentemente fan-friendly con la loro epica odissea Leviathan II.
“Volevamo dare ai fan quello che volevano questa volta”, ci informa il professore di musica Christofer Johnsson dalla sua nuova casa soleggiata a Gozo, Malta.
“Abbiamo fatto quello che volevamo per così tanto tempo che abbiamo pensato che fosse giusto cambiare le carte in tavola solo per questa volta”. Dopo aver compiuto 50 anni, si potrebbe fraintendere una mossa come questa con una certa maturazione dell’età. Naturalmente non si potrebbe sbagliare di più: Johnsson è ancora un musicista di frontiera, alla ricerca di nuove sfide e di viaggi da eroe sotto ogni pietra che gira. Tuttavia, dopo aver terminato l’elaborato e follemente sofisticato triplo album rock “Beloved Antichrist”, persino un Christofer Johnsson sentiva di aver raggiunto una certa frontiera. “Dopo ‘Beloved Antichrist’ mi mancava la direzione perché avevo fatto tutto quello che avevo sempre voluto fare o realizzare“. Si è seduto a tavolino con il cantante Thomas Vikström per riflettere sulla loro prossima mossa, quando si sono subito resi conto: “L’unica cosa che non abbiamo mai fatto è stata quella di dare ai fan esattamente quello che volevano”, sorride ironico.