RoMetal Festival MMXXII, tutti i i dettagli
Il 13/07/2022, di Roberto Sky Latini.
Il RoMetal è un format di Fatini Marco, presidente della Stirred Zone, agenzia di organizzazione di concerti Metal in attività dal 2009. Dopo 6 anni di molteplici concerti per lo più della scena underground, ma anche di artisti di fama internazionale, proposti in varie location, nel 2015 nasce l’idea di organizzare un festival di più giorni, che nel periodo estivo vedesse alternarsi su un unico palco molte delle band proposte in tutta la stagione invernale. Quasi una conseguenza automatica, mentre è un gioco di parole la scelta della denominazione che deriva semplicemente dal fatto che il festival si svolge a Roma con sole band romane. L’organizzatore mai avrebbe pensato di vedere una forte richiesta di partecipazione, ma tale spinta ha portato alla seconda edizione, e considerandone la riuscita, a detta non solo dei musicisti, ma testimoniata anche dal numeroso pubblico che è stato presente nelle diverse annate, la cosa è proseguita. Dalla seconda edizione poi ad essere arrivati già all’ottavo anno, è stato un attimo. Seppur ancora oggi sul palco si vedono più band laziali, che di altre regioni, il RoMetal vanta di aver ospitato in passato anche gruppi provenienti dal Mexico, da Malta, dalla Svizzera, dalla Serbia e addirittura dagli Stati Uniti. Oggi il RoMetal punta a offrire ulteriori edizioni e di migliorare, a detta dell’organizzatore, sempre di più nel tempo, potendo se possibile anche (chissà se proprio dal prossimo anno ) aumentare il tasso quantitativo riguardante i grossi nomi.
Quest’anno ad ospitare il festival sarà il Mammut Live Club , locale bellissimo e spazioso con un palcoscenico e una regia professionalmente allestiti, che proprio dal RoMetal aprirà le porte all’ambiente metallaro. Per i giorni 8/9/15/16/22/23 di Luglio, sono stati selezionati variegati bill cercando di coprire gusti diversi del pubblico. Sei gruppi a giornata per una lunga cavalcata ogni volta. Tra i nomi citiamo quelli che chiudono gli spettacoli: per il primo giorno i romani Helligators che suonano con ispirazioni Heavy-southern-blues; nel secondo troviamo gli Steel Cage, da Napoli con cantante romana detta SyN, che suonano Death melodico; nella terza sera chiudono i Bull Bastard, toscani che producono un Death Metal di tipo Progressive; in quarta serata il Power Metal melodico dei Sailing to Nowhere, romani anch’essi ma che si ispirano ai suoni teutonici e scandinavi; il quinto giorno suonano tra gli altri i profondi Gravestone, capitolini, con il loro Death sinfonico; e nella sesta giornata l’avventura vede gli iconici personaggi, dei Sick’n’Beautiful, ancora romani, per una spinta rockeggiante tra hard, street-metal e suoni moderni. Il mondo metal cerca di risorgere dalle ceneri del covid, e per chi ha sete di metallo, Roma propone di dissetarsi a questa kermesse sostanziosa, che non dà molto respiro, concentrandosi con sei appuntamenti tutti in un mese, ma del resto il metallaro vive di musica senza pause no?