Disciplinatha, addio a Dario Parisini
Il 10/06/2022, di Fabio Magliano.
Il mondo dello spettacolo piange Dario Parisini, attore, compositore e chitarrista scomparso ieri a 56 anni dopo una lunga malattia. Dopo avere iniziato il suo percorso artistico fondando i Disciplinatha tra il 1987 e il 1997, e nei Massimo Volume nel biennio 1999-2000. Nel 1998 ha fondato con Valerio Zekkini e Luca Oleastri i Post Contemporary Corporation, gruppo rock industrial con influenze elettroniche. Nel 2002, con Teho Teardo, Massimo Carozzi ed Emidio Clementi, ha partecipato al progetto estemporaneo El Muniria, dal quale è nato Stanza 218, album registrato in una stanza d’albergo a Tangeri e poi ultimato a Bologna. Nel 2017, con gli ex-compagni dei Disciplinatha Cristiano Santini e Marco Maiani, ha formato la band industrial/neofolk Dish-Is-Nein che ha pubblicato l’album eponimo nel gennaio 2018, con l’etichetta Contempo Records.
Proprio sulla pagina dei Dish-Is-Nein Cristiano Santini lo ricorda così: “Questo è un comunicato che non avrei mai e poi mai voluto scrivere. Dario, l’amico di una vita, il compagno di 30 e passa anni di avventura musicale, una delle persone più brillanti, eccentriche, geniali, uno dei chitarristi più originali, unico nel suo stile, un artista, un pilastro della mia esistenza … Dario ieri se ne è andato … non c’è più. Un male tremendo, implacabile, se l’è portato via. Nulla sarà mai più come prima … nulla. Ci lascia un vuoto umano prima ed artistico poi assolutamente incolmabile, una voragine, un dolore insanabile. Quello però che rimane, forte, fulgido, incancellabile, sono le centinaia, migliaia di momenti vissuti e condividi assieme. Ciao amico mio, è stato un onore, una gioia incommensurabile essere con te per tutto questo tempo. A rivederci prima o poi, ovunque tu sia.
Ti voglio bene.
Cristiano Santini
Appena disponibili verrahno fornite le informazioni relative a data ora e luogo delle esequie, per chi volessero salutare Dario un’ultima volta”.
Sullo schermo aveva avuto modo di collaborare giovanissimo con Pupi Avati interpretando nell’84 prima il ruolo del contino Giuseppe Pallavicini, amico dell’allora quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart, nel fantasioso ’Noi tre’ e poi una parte in ’Impiegati’ e, nell’85, ’Festa di laurea’. L’anno dopo, fu co protagonista del film di Cesare Bastelli ’Una domenica sì’. Prende inoltre parte a ‘Anime Fiammeggianti’ di Davide Ferrario, ‘La Piovra 6’, ‘La Fine della Notte’ e ‘Il Grande Blek’ di Giuseppe Piccioni.