Coal Chambers, dissipate le ombre sul giallo di Rayna Foss
Il 11/01/2022, di Maurizio Buccella.
A seguito delle numerose voci che volevano Rayna Foss, ex bassista nella formazione originale dei Coal Chamber, sparita nel nulla dopo la denuncia del responsabile del gruppo appartamento in cui la donna abitava, risalente ad oltre 4 mesi fa, la polizia di New Orleans ha confermato che la Foss sta bene, come già aveva assicurato la figlia ventiduenne tramite Instagram cercando di dissipare i clamori attorno all’assenza della madre.
All’inizio del mese le principali testate in ambito rock&metal hanno riportato la notizia che l’ex bassista dell’arcinota formazione nu metal aveva fatto perdere le sue tracce dal gruppo appartamento di New Orleans in cui risiedeva fino all’inizio di settembre. In realtà la pagina facebook dell’emittente locale WVUE aveva già diramato un comunicato ufficiale il 13 settembre dell’anno passato, in cui si chiedeva aiuto per rintracciare la Foss trasmettendo al Dipartimento di New Orleans eventuali informazioni utili, ma la notizia è giunta all’attenzione della stampa specializzata solo negli ultimi giorni. In breve la figlia della Foss, Kayla, nata dal matrimonio (naufragato nel 2003) col batterista dei Sevendust, Morgan Rose, ha comunicato via Instagram di essere sempre rimasta in contatto con la madre per tutto il periodo in cui risultava sotto la dicitura “Missing”. La polizia, verificate le informazioni emerse nel corso degli ultimi giorni, ha confermato di aver localizzato la donna, oggi cinquantenne, a conferma di quanto riportato dalla ragazza.
Nello stesso post Kayla Rose ha colto l’occasione per liquidare, oltre agli allarmismi sollevati dalla notizia, le voci sulla presunta faida che vedrebbe il padre Morgan contrapposto all’ex frontman dei Coal Chamber, Dez Fafara, oggi alle redini dei lanciatissimi DevilDriver. In verità, negli Anni Duemila, l’ostilità di Rose nei confronti di Fafara è stata di pubblico dominio. Malgrado sia entrata e uscita dalla linea up a più riprese, dalla fine degli Anni Novanta fino ai primi Anni Duemila, la Foss registrò i primi tre album dei Coal Chamber ma, in occasione della reunion del 2011, si vide sostituita da Nadjia Peulen, che aveva già rimpiazzato la Foss in altre occasioni. Fafara giustificò l’assenza di Rayna dalle registrazioni di ‘Rivals’ del 2015 dicendo che era stata fuori dalla band per troppo tempo.