Nirvana, citati in giudizio per pornografia infantile dall’ex neonato sulla copertina di Nevermind
Il 26/08/2021, di Maurizio Buccella.
A distanza di tre decadi dalla pubblicazione di ‘Nevermind’ la storica band di Seattle, vale a dire i membri sopravvissuti Chris Novoselic e Dave Grohl insieme agli eredi del compianto cantante chitarrista Kurt Cobain, è stata citata in giudizio dall’allora neonato Spencer Elden, oggi trentenne, che compare sulla cover art del celebre disco subito eletto a icona del Grunge. La citazione, depositata presso la Corte di Los Angeles, accusa la band nonché l’entourage di labels dietro di essa di aver utilizzato la foto, secondo Alden caratterizzata da esplicita connotazione sessuale, scattata presso il parco acquatico di Pasadena, senza l’autorizzazione dei genitori, a fini commerciali per pubblicizzare il disco. Elden sostiene che la band avrebbe promesso di coprire i genitali con un eventuale sticker per poi procedere con la stampa del nudo integrale. Ciononostante, in occasione del trentesimo anniversario del disco, Elden aveva accettato di partecipare alla ricostruzione della stessa immagine che consacrò la band alla storia del rock. Secondo l’ordinamento dello Stato della California l’uso di nudi infantili non costituisce di per sé reato fintantoché non viene utilizzata con finalità pornografica, eppure gli avvocati di Elden affermano che la posa del neonato era studiata per suscitare associazioni psicologiche viscerali a tematiche di ordine sessuale.
‘Nevermind’ non solo fu il capolavoro simbolo della scena rock Anni 90 ma fu anche un successo commerciale da 30 milioni di copie di cui 10 solo negli Stati Uniti.