Inchiostro Sprecato, la collana di libri che raccoglie le opere di artisti noti della scena rock, metal e punk tricolore

Il 20/06/2019, di .

Inchiostro Sprecato, la collana di libri che raccoglie le opere di artisti noti della scena rock, metal e punk tricolore

È nato Inchiostro Sprecato, un progetto narrativo la cui prima collana raccoglie opere di artisti noti della scena rock, metal e punk tricolore.

Fautori di questa nuova impresa editoriale sono: Paolo Merenda (Alessandria), Fabio di È Un Brutto Posto Dove Vivere (Padova) e Marco TPIC Editions (Campobasso).

La produzione è 100 % D.I.Y., ma la volontà è di fare le cose per bene, divulgando controcultura di qualità in stile Millelire con libretti in formato A6, stampati professionalmente su carta patinata a effetto rivista.

Già fuori tre volumetti:

– La prima uscita è una piccola antologia di racconti brevi di Carlo Cannella, ex Dictarista, Stige e Affluente, con copertina a cura di Delicatessen. Lo stile di Cannella è sempre piuttosto dissacrante, anche se non mancano momenti più intimi.

– Nella seconda Mauro Codeluppi dei Raw Power ci racconta uno dei suoi tanti aneddoti in tour, con una vena ironica da narratore di razza (anche se questo è il suo debutto come autore).

– Chiude il trittico iniziale la coppia Antonio Baciocchi AldOne Santarelli con un tema comune, ossia la guerra. Antonio “Tony Face” ci racconta una storia di partigiani delle sue parti (le montagne piacentine), mentre Aldo, in bilico tra realtà e fantascienza, si inventa una storia di mercenari. Anche in questo caso le illustrazioni sono curate da Delicatessen.

I libri della collana Inchiostro Sprecato possono essere acquistati soltanto attraverso la pagina facebook: https://www.facebook.com/inchiostrosprecato/ poiché il progetto 100 % autodistribuito oltre che autoprodotto. In alternativa, si possono trovare i libretti ai banchetti dei coproduttori, durante gli eventi segnalati sulla pagina.

È inoltre attivo un contest per raccogliere racconti nella collana Racconti da visita, dove sono richieste storie di senso compiuto (non poesia o aforismi quindi), che non superino l’ingombro di un semplice biglietto da visita.