Sepultura, divieto di suonare in Libano per i ‘cultori del diavolo’
Il 22/04/2019, di Olga Occhipinti.
Secondo una testata giornalistica locale, le autorità libanesi hanno vietato ai brasiliani Sepultura di esibirsi per uno show programmato nel distretto di Hamra il 28 Aprile, accusando i membri della band di ‘offendere il cristianesimo’ e di essere ‘adoratori del diavolo’.
Gli organizzatori di Skull Session, promoters dello show nel quale dovevano esibirsi, hanno così commentato: “Sono considerati adoratori del diavolo, non hanno rispetto per il cristianesimo e si sono esibiti in Israele, cose ovviamente non vere.”
I Sepultura, in realtà, non si sono esibiti in Israele anche se il video della band ‘Territory’ (1993) è stato girato sia in Israele che in Palestina ed è dotato di scatti della band che quasi sfida, con pose e atteggiamenti, siti icona come il Mar Morto, evocando in un certo senso il conflitto storico di quella terra.
Chi cerca di entrare nella Repubblica del Libano e ha viaggiato in precedenza in Israele, può incorrere in arresto e/o detenzione. Il Libano non è nuovo all’opposizione all’heavy metal, già nel 2000 alcune persone furono arrestate per le strade solo per aver indossato T-shirts heavy metal di band considerate sataniste. Elia Mssawir, tra gli organizzatori dell’annuale Beirut Metal Fest, ha però detto che la scena metal è largamente accettata ormai in Libano e la maggior parte delle persone lo apprezzano come una forma d’arte.