Lord Of Logos, Christophe Szpajdel a Firenze con Archeological Records per il DioDrone Festival

Il 05/11/2018, di .

Lord Of Logos, Christophe Szpajdel a Firenze con Archeological Records per il DioDrone Festival
Dio Drone e Archaeological Records presentano un pomeriggio dedicato al Lord Of The Logos, aka Christophe Szpajdel, e alla sua mostra ‘Darkening Ligne Claire’, la prima, dopo oltre duecento mostre dedicate ai suoi logotipi, ad esporre le fotografie paesaggistiche che, da sempre, l’illustratore scatta come note visuali durante i suoi viaggi.
In occasione del vernissage Christophe Szpajdel terrà un workshop durante il quale, oltre a spiegare il proprio originale processo creativo, approfondirà le dinamiche del rapporto con il committente ed altri aspetti relativi alla propria realtà professionale. Szpajdel mostrerà inoltre la propria tecnica realizzando opere dedicate all’evento ed alla città di Firenze: dagli studi preparatori (minuti schizzi alla ricerca dei giusti volumi) alla scelta dello stile calligrafico più adatto, dal passaggio dalla matita ai diversi spessori di sharpies.
Attraverso il racconto del proprio mestiere e le dimostrazioni pratiche, Christophe Szpajdel racconterà come l’arte del logotipo sia diventata uno dei fattori alla base della costruzione dell’identità visuale di una band e, dopo oltre quarant’anni dalla nascita dell’heavy metal, un genere artistico autonomo.
L’inaugurazione della mostra e l’incontro con l’artista, avrà luogo sabato 1 Dicembre 2018 alle ore 16 presso gli spazi espositivi di Cité, a Firenze. ‘Christophe Szpajdel’s Darkening Ligne Claire’ è parte dell’ottava edizione dell’evento musical Dio Drone Festival VIII A E O N.
Il percorso della mostra fotografica comprenderà sette dittici, quattordici immagini selezionate da Archaeological Records durante un lavoro di ricerca all’interno di un archivio di oltre ottomila immagini. Diversi luoghi, prospettive e tempi sono associati per descrivere l’approccio psicogeografico di Szpajdel all’arte.
Ogni coppia di stampe prende il titolo da una band il cui logo è stato da lui disegnato: un’idea emersa mentre il compositore e producer Andrew Liles (Nurse With Wound/Current 93)  lavorava al progetto sonoro dell’installazione.
Ad ogni dittico è infatti associata una traccia musicale di sette minuti, stampata su un disco trasparente (un vinile lathe cut, limitato anch’esso ad una sola copia), frutto della manipolazione della voce dell’ex cantante dei Mayhem, Sven ‘Maniac’ Fuzz Kristensen. I titoli delle sette tracce danno i titoli ai sette dittici – o viceversa: Emperor, Enthroned, Flagellum Dei, Slaughter Messiah, Soulburn, Wolves In The Throne Room, Noctuary.
quella di Firenze sarà la prima mostra fotografica di Szpajdel, dopo oltre duecento mostre dei suoi logotipi: Archaeological Records ha selezionato 14 foto tra oltre diecimila per mostrare il passaggio intermedio nel processo creativo di Szpajdel che va dall’osservazione della natura al logo e passa per lunghe passeggiate e/o veri e propri viaggi esplorativi negli angoli più remoti del pianeta.