Behemoth, Nergal parla del caso Decapitated
Il 15/09/2017, di Stefano Giorgianni.
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In una lunga nota sul suo profilo facebook ufficiale Adam Nergal Darski, leader dei Behemoth, ha parlato di ciò che sta succedendo ai Decapitated riguardo alle accuse di stupro e all’incarcerazione. Queste le parole del frontman:
Giustizia per tutti?
La vita in tour può essere folle, di tanto in tanto. Io non ero sul bus dei Decapitated. Non ho parlato con nessuno e non conosco le altre persone coinvolte. Non voglio speculare ma ho imparato sia nella mia vita che nei molti anni in tour che la gente è complicata. Personalmente non ho mai forzato nessuno a fare sesso con me e NON deve esserci TOLLERANZA in questi casi, questo è fuori questione. Ma conosco i ragazzi dei Deacapitated e, secondo la mia esperienza, sono un gruppo di ragazzi bravi, rispettosi e lavorano duro. SE, di fatto, hanno commesso un crimine, pagheranno le conseguenza, ma, per favore, tenete a mente che finora solo alcune delle persone coinvolte hanno potuto dire la loro ed essere ascoltati. Quindi, PER PIACERE, fate un bel respiro, contate fino a 10 PRIMA di iniziare a bollare le persone, ad accusarle e a giudicarle pubblicamente per qualcosa che possono non aver fatto! Io stesso sono stato arrestato, ho passato una notte in una prigione russa, dove il mio passaporto e il mio telefono sono stati confiscati. So cosa si prova e posso solo immaginare quale orrore e trauma i miei amici e tutti quelli coinvolti stanno passando ora. Spero con tutto il cuore che tutto il caso si risolva in maniera positiva per loro il più presto possibile e che tornino a casa sani e salvi. Rimanete forti e tenete duro!