Pearl Jam, Eddie Vedder finalmente si esprime riguardo alla morte di Chris Cornell

Il 08/06/2017, di .

Pearl Jam, Eddie Vedder finalmente si esprime riguardo alla morte di Chris Cornell

Eddie Vedder ha finalmente trovato le forze per rompere il silenzio riguardo al tragico suicidio di Chris Cornell, avvenuto nelle prime ore del 18 maggio. Queste difatti le parole del vocalist dei Pearl Jam riguardo al suo collega e amico,  pronunciate il 6 giugno al Hammersmith Apollo di Londra dove si trovava in tour:

A volte è difficile concentrarsi, in questi ultimi tempi. Pensavo alla storia di questo edificio e alla storia di Bowie. Ho iniziato a pensare e la mia mente è voltata, ha cominciato a vagare senza freni. Non è bello…

Non ho davvero parlato di alcune questioni e… ora sembra tutto sembra così lampante perché ho perso un amico davvero intimo, qualcuno che…

Dirò anche questo: sono cresciuto in una famiglia di quattro figli, quattro fratelli, e ne ho perso uno due anni fa in un incidente altrettanto tragico e ho perso alcune altre persone. Non sono più in pace, voglio dire che non sono… Non voglio più accettare questa realtà e questo è il modo con il quale sto affrontando la cosa.

No, no, no, no.

Per cui voglio esserci per la famiglia, esserci per la comunità, essere qui per i miei fratelli nella mia band, sicuramente per i fratelli nella sua band. Ma queste cose hanno bisogno di tempo anche se il mio amico se n’è andato per sempre e io devo semplicemente…

Queste faccende necessitano di tempo e io voglio mandare questo messaggio a chiunque sia stato colpito da questa perdita e ora sono a casa e qui e apprezzano così profondamente il supporto e i pensieri positivi e buoni di un uomo che era… sapete, lui per me non era solo un amico, lui era qualcuno al quale guardavo come fosse il mio fratello maggiore.

Circa due giorni dopo la notizia, credo fosse la seconda notte che stavamo dormendo in questo piccolo cottage vicino all’acqua, un posto che lui avrebbe adorato. E questi ricordi sono cominciati ad affiorare verso l’una e mezza, come se volessero svegliarmi. Erano grandi ricordi, ricordi di quelli che avrei dovuto avere sempre con me, tutto il tempo. Ricordi che erano come muscoli grossi e forti.

E poi non ho potuto fermare i ricordi. E cercando di dormire era come se i vicini avessero tenuto la musica accesa e io non potessi spegnerla. Ma alla fine andava bene così perché poi sono arrivati anche i piccoli ricordi. Li ho lasciati andare e andare e andare. E mi sono reso conto di quanto fossi stato fortunato ad avere ore e ore buone e ricche di… voi sapete che ognuno di questi ricordi è stata veloce e io ne avevo avuti per ore. Quanto sono stato fortunato?! E non volevo essere triste, volevo essere riconoscente e non triste, Continuo a pensare a quei ricordi e vivrò con quei ricordi nel mio cuore e… gli vorrò bene per sempre.